Cosa si nasconde dietro ai finti profili? La storia di Claire e il catfishing

Cercare una diversa identità, nascosti dietro uno schermo, molte persone creano un’alternativa al proprio quotidiano. Forse per esplorare nuove strade, forse per noia, forse per dire delle verità omesse nella vita reale. Ci sono casi in cui si creano profili clonati per truffare ignare persone e il più delle volte riescono nell’intento. Io personalmente sono stata più volte vittima di “furto d’identità”, foto rubate sui social e usate per creare finti profili utili per i propri tornaconti. Nonostante le segnalazioni, è molto difficile scardinare quella che diventa una vera e propria attività per qualcuno, dando vita ad una vera e propria fonte di guadagni. Credo che la Costa D’Avorio sia il paese con più “truffatori d’identità” di qualsiasi altro paese al mondo, basta fare un click su YouTube digitando le parola “brouteurs” perché possiate vedere quale giro milionario ci sia in quel Paese. Motivata da quanto è successo anche a miei amici in questa settimana, entriamo nel mondo delle false identità attraverso le immagini di un film uscito nel 2019: Il mio profilo migliore.

Con Julliette Binoche, lo possiamo trovare sulle piattaforme come Netflix, è un film che mostra uno spaccato sociale di vita reale. Perché allora anche insospettabili si prestano a questa finzione? Noto con il termine catfishing, i finti profili ad esempio sul social più famoso quale Facebook, sembrano che siano più di 80 milioni, vale a dire la somma degli abitanti della Francia e del Belgio!

È proprio su Facebook che la protagonista del film di cui parliamo oggi, crea un finto profilo. Claire è una cinquantenne col il desiderio di sentirsi ancora attraente, si finge una giovane ventitreenne e conosce un giovane fotografo, col quale inizia una relazione virtuale.

Man mano che le immagini scorreranno, si comprenderanno anche le ragioni che spingono le persone a crearsi un’identità differente. L’amore ai tempi dei social, l’amore nell’età matura, le molte ferite dell’anima e un percorso terapeutico, tutto questo forse vi emozionerà, vi annoierà probabilmente, di sicuro vi porterà a conoscenza di una realtà che alle volte può portare a tristi epiloghi. Occhio!

Con l’augurio che possiate tutelare le vostre foto sui vari social, la ricetta di oggi non è ispirata dal film ma dalle temperature alte che iniziamo a sentire in questi giorni. Bastano pochi ingredienti, magari ospiti all’ultimo minuto, saprete come dissetarvi e deliziarvi.

INGREDIENTI

  • 20 cubetti di ghiaccio
  • 2 limoni
  • 50 ml di panna da montare zuccherata

PREPARAZIONE

  • Per prima cosa dobbiamo spremere i limoni e tenere da parte.
  • Procuriamoci un buon frullatore dove frullare il ghiaccio, la panna (io uso hoplà) e aggiungere il succo di limone a filo.
  • Per la presentazione, ho scelto gli stessi limoni dai quali ho svuotato il succo. Veloce e pratico da servire subito!

2 risposte a “Cosa si nasconde dietro ai finti profili? La storia di Claire e il catfishing”

  1. la mia foto non volevo mandartela perchè il mio fascino è devastante…mi raccomando non farla girare su internet…

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